Nave di luce

 

NAVE DI LUCE

Marcello Aitiani

 

 

ARTISTA: Marcello Aitiani

TITOLO: Nave di luce

ANNO: 1990

TIPOLOGIA: intallazione/ ambiente; performance/ azione

DATI TECNICI: performance e opere oggettuali messe in collegamento con trasmissioni telematiche e radiotelevisive

ENTI ORGANIZZATORI: Provincia di Siena e Divisione musicologica del CNUCE/CNR – Conservatorio L. Cherubin di Firenze

LUOGO E DATA: Siena, Magazzini del Sale e Chiesa della Santissima Annunziata; Firenze, Divisione musicologica del CNUCE/CNR – Conservatorio L. Cherubini; 10-30 marzo 1990

 

DESCRIZIONE:

Come la precedente Esse (1988), della quale può essere considerata un’evoluzione, Nave di luce è frutto della collaborazione di Marcello Aitiani con la Divisione musicologica del CNUCE/CNR – Conservatorio L. Cherubini di Firenze e più precisamente con Francesco Giomi, già collaboratore di Pietro Grossi, pioniere della computer music.

Se già Esse va ricordata come un raro esempio in Italia di installazione ambientale che sfrutta le contemporanee tecnologie informatiche, Nave di luce introduce un ulteriore elemento: il ricorso alla telematica che proprio in questi anni costruiva un mondo sempre più interconnesso, prima della rivoluzione del WWW.

Già nel 1970, Grossi era stato protagonista di un esperimento di concerto telematico che sfruttava la linea telefonica Pisa-Rimini per trasmettere musica dal CNUCE alla Fondazione Pio Manzù. Circa dieci anni più tardi, sempre il centro pisano, che nel frattempo era diventato un istituto del CNR, iniziava a sperimentare il pacchetto di software TELETAU per la telematica musicale, la cui prima versione è del 1984. Nave di luce si inserisce nel solco di queste sperimentazioni e si presenta come un’opera complessa costituita da una serie di lavori pittorici, scultorei e installativi che sono messi in collegamento tramite una rete dati e delle trasmissioni radiotelevisive. Sono propri questi sistemi di comunicazione, che collegano idealmente luoghi distanti, a costruire un’unica grande opera le cui dimensioni ambientali superano i limiti fisici degli spazi interessati, i Magazzini del Sale e la Chiesa della Santissima Annunziata di Siena e il Conservatorio di Firenze.

I brani di musica gregoriana eseguiti in chiesa dal Coro polifonico Nuovi Madrigalisti Senesi, grazie a una trasmissione audiovisiva, sono udibili e visibili ai Magazzini del Sale, dove è allestita una mostra costituita da dipinti, disegni e installazioni. Come in Esse, si ripete il ricorso alle cosiddette “scritture p-neumatiche” che dettano una suddivisione della composizione in dodici parti e una loro ricombinazione aleatoria. Come visibile nello schema che ricostruisce il funzionamento delle trasmissioni, la chiesa è anche connessa telematicamente al conservatorio di Firenze da cui sono inviate nuove partiture che rielaborano e ricompongono i canti gregoriani, in base alle scritture p/neumatiche di cui si è detto. Le nuove partiture sono eseguite in chiesa e trasmesse ai Magazzini del Sale. Infine, il conservatorio fiorentino invia anche frammenti di musica elettronica generati da computer e udibili a Siena nello spazio espositivo.

 

 

DOCUMENTI:

 

 

 

BIBLIOGRAFIA/ SITOGRAFIA

Marcello Aitiani. Nave di luce. Arte, musica, telematica, cat. mostra (Siena, Magazzini del Sale, 10-30 marzo 1990), testi di M. Aitiani, O. Calabrese, E. Crispolti, F. Giomi, G. Giustarini, L.V. Masini, A. Mayr, Electa, Milano 1990.

Paola Lagonigro, Immagini digitali nell’era analogica. Computer art in Italia negli anni Ottanta, De Luca, Roma 2025, pp.178-182.

https://www.marcelloaitiani.com/work/emerge-nbp4h-4m92n-w55k9