Cuore di pietra

CUORE DI PIETRA

 

TITOLO: Cuore di pietra

CURATRICE: Mili Romano

ANNO: 2004 – in corso

TIPOLOGIA: rassegna/evento

LUOGO E DATA: Pianoro (BO), 2004 – in corso

DESCRIZIONE:

Cuore di Pietra nasce dalla trasformazione urbana di Pianoro Nuovo, dove le palazzine IACP, simbolo storico del paese dopo la Seconda guerra mondiale, sono state demolite per dare avvio al Piano di Riqualificazione Urbana (PRU), che ha profondamente modificato il centro abitato.

Il progetto di public art, curato da Mili Romano e tutt’ora in corso, si propone di documentare e accompagnare questi cambiamenti urbanistici e sociali, cogliendo il senso di perdita e il vissuto degli abitanti, soprattutto anziani, che hanno assistito alla scomparsa del loro ambiente familiare. Attraverso un linguaggio poetico e ironico, Cuore di Pietra racconta la “resistenza” degli edifici, intesi come custodi di storie e identità collettive.

L’iniziativa va oltre la nostalgia, proponendo immagini che diventano catalizzatori di narrazioni e di una “memoria energetica” rivolta al futuro. Nei nuovi spazi ricostruiti, attraverso interventi artistico-architettonici, si conservano tracce e voci del passato, non come semplici decorazioni, ma come pratiche di coinvolgimento sociale e culturale.

Il progetto si sviluppa in una dimensione collaborativa e interdisciplinare, coinvolgendo artisti, curatori, architetti e studiosi per stimolare una rete di ricerca antropologica e sociale sul territorio, con l’obiettivo di rafforzare l’identità locale e il senso di appartenenza attraverso la partecipazione collettiva.

L’iniziativa è iniziata nel marzo 2005 con l’affissione di 50 manifesti intitolati Cuore di Pietra nei normali spazi pubblici di Pianoro Nuovo, Pianoro Vecchio, Pian di Macina e Rastignano. Alcuni manifesti sono stati lasciati anche sulle soglie degli appartamenti vicini alle palazzine demolite, accompagnati da un messaggio che spiegava l’intento del progetto: costruire, attraverso l’arte, una narrazione collettiva che seguisse il passaggio dall’abbattimento delle vecchie abitazioni alla costruzione del nuovo centro. Gli abitanti erano invitati a esporre i manifesti alle finestre, in un gesto simbolico simile all’esposizione della bandiera di carta “W la Resistenza” durante il 25 Aprile.

Negli anni, è stata fondamentale la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con la quale Cuore di Pietra ha collaborato per realizzare diversi dei progetti realizzati. 

Uno dei temi maggiormente affrontati da Cuore di Pietra è quello del lavoro. Il lavoro è stato al centro delle rassegne del 2004 e del 2015, con l’intento di tenere viva la memoria del mondo industriale e artigianale della città.
Gli artisti, in stretta relazione con gli abitanti, gli imprenditori e gli operai di molte fabbriche del territorio, hanno creato installazioni temporanee e permanenti, attivando, fra aree urbanistiche abitualmente distanti, uno scambio che ha permesso di cancellare — seppur temporaneamente — la separazione fra luoghi di vita e luoghi di lavoro.

Diversi sono gli interventi sonori che sono stati realizzati nell’ambito di Cuore di Pietra.  Bit di Rita Correddu (due versioni, una nel 2012 e una nel 2014 legata alle tematiche del lavoro);  Composizione sonora per voci e suoni d’ambiente di Anna Troisi e I pesci sono muti di Antonello Ghezzi.

DOCUMENTI:

 

 

 

BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA:

https://www.cuoredipietra.it/progetto

https://www.youtube.com/watch?v=7yN4ipJFMm8

 

Scheda di Sveva Carnevale