Concerto preistorico
Il “concerto preistorico” di Alvin Curran consiste nell’esecuzione di Prehistory 1.0 e Prehistory 1.1. presso l’area archeologica Dolmen della Chianca a Bisceglie. Il progetto è realizzato presso il Dolmen La Chianca di Bisceglie, nell’ambito della rassegna Casa Futura Pietra/ Intramoenia Extra Art 2015/16 a cura di Giusy Caroppo. Il progetto ha l’obiettivo di valorizzare diversi siti del territorio pugliese dove la pietra diventa chiave di lettura di paesaggi culturali e ideale materiale di origine della città futura. In Casa Futura Pietra assume un ruolo centrale il suono, così la serie di eventi viene aperta dal concerto di Curran per coro e percussioni.
Ritorno alla città
Ritorno alla città è realizzata nell’edizione 0 di Netmage, festival dedicato all’uso creativo della tecnologia, che prevede installazioni, performance e concerti incentrati su media, arte e comunicazione.
Tufo Muto
ARTISTA: Alvin Curran TITOLO: Tufo muto ANNO: 1990 TIPOLOGIA: azione/ performance DATI TECNICI: per nastro, quattro percussioni, gruppo rock e due ensemble di fiati EVENTO: Audiobox 90 CURATORI: Pinotto Fava (direttore di Audiobox); Paolo Scalercio, Sabina Sacchi, Sergio Messina (organizzatori della rassegna) LUOGO E DATA: Matera, Cava di pietra DESCRIZIONE: Performance sonora che rientra nella sesta e ultima edizione di Audiobox. Spazio multicodice (1990), la rassegna dedicata alla sperimentazione sonora, curata da Pinotto Fava e promossa da Radio Uno. La rassegna, incentrata sulla sperimentazione musicale, è un’estensione dell’omonima trasmissione radiofonica che già dal 1980 aveva coinvolto artisti di diversa estrazione, dalla poesia al cinema, dal teatro alle arti visive, nell’ottica di un superamento dei confini linguistici. Ogni edizione è dedicata a un tema che nel 1990 è Dalla forma dei luoghi alle forme del suono, mettendo al centro lo spazio fisico del paesaggio e la comunicazione sonora. Scrive…
Boletus Edulis. Musica Pendolare
Performance realizzata nell’ambito della manifestazione Take the Cage Train, organizzata per il trentennale di Il Treno di John Cage (1978), happening a cui chiaramente si ispira. Il titolo, nome scientifico del porcino, è un riferimento alla passione di Cage per i funghi. Come l’opera che viene omaggiata, anche questa orchestrata da Curran si svolge lungo la tratta ferroviaria Bologna – Porretta Terme, partendo dal binario 2 della stazione di Bologna.
Il treno di John Cage – Alla ricerca del silenzio perduto
Il 26, 27 e 28 giugno 1978 dalla stazione di Bologna partì, infatti, un treno speciale: Il Treno di John Cage. Nato da un’idea di Tito Gotti (allora direttore di una rassegna denominata Feste Musicali a Bologna), il progetto prevedeva la sonorizzazione di un treno su sulle tratte Bologna-Porretta/Ravenna/Rimini.