Archivi categoria: azione/ performance

Riprendendo l’esperienza di Bit, realizzata nel 2012 nelle scuole elementari di Pianoro (BO), Correddu sviluppa un nuovo capitolo del progetto, spostando l’attenzione sulla zona industriale del paese. Questa volta l’artista entra in alcune fabbriche del territorio per registrare i battiti cardiaci di operai e imprenditori, integrandoli con i suoni ambientali dei macchinari e degli spazi di lavoro. Ne nasce una composizione sonora corale che unisce elementi umani e industriali in un’unica trama acustica.

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Curran “fa suonare” la facciata del settecentesco Palazzo della Torre, sede del conservatorio, dirigendo i musicisti, affacciati alle finestre, dalla piazza antistante l’edificio. La performance prosegue poi lungo le strade della città e termina con un concerto dell’artista nel complesso di San Francesco.

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Performance musicale pensata per l’Etna e svoltasi con la partecipazione di circa trecento strumentisti.

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Azione sonora realizzata per il sito archeologico di Nora, in Sardegna. La composizione, scritta da Alvin Curran, viene suonata da cento musicisti del Conservatorio di Musica di Cagliari.

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Performance musicale di Paolo Giaro e Anna Chini, accompagnata dalle sculture di Paolo Icaro. Musica e sculture sono strettamente collegate.

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Dopo il diluvio è una passeggiata sonora binaurale realizzata per le cuffie, che segue un percorso specifico attraverso il comune di San Martino Valle Caudina (AV).

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Il progetto di Enzo Umbaca è dedicato alla Sgarida, ossia la vocalizzazione gutturale tipica della Valle del Blenio.
Da un altoparlante a tromba, quello delle fabbriche, si ascolta il racconto di tre donne intervallato dalla Sgarida. La sua origine risiede nella comunicazione effettuata proteggendo la gola chiudendola. Questo suono, nel corso del tempo è stato ritualizzato fino ad assumere fra la popolazione una funzione di richiamo e di avviso. La comunicazione verbale non avveniva in linea visuale e permetteva quindi la creazione di uno spazio immaginativo ed intuitivo, senza che qualcosa venisse presentato con troppa chiarezza.

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Nel 1976 Maurizio Nannucci realizza una performance tra le strade di Firenze in cui egli, armato di un microfono, invita i passanti a dirgli la prima parola che gli viene in mente. Da questa operazione, due anni dopo, nel 1978 nasce un libro sonoro realizzato da ICC (Internationaal Cultureel Centrum di Antwerpen) la cui copertina mostra una fotografia dell’evento, mentre all’interno sono riportate tutte le parole raccolte durante l’azione.

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Nell’ambito dell’evento Campo Urbano svoltosi nel settembre del 1969 a Como, Giuseppe Chiari e Franca Sacchi realizzano un’improvvisazione sonora nel centro della città lombarda coinvolgendo attivamente i cittadini. I due realizzano un’arpa di dimensioni enormi collegando fili posti in risonanza fra la facciata del duomo di Como e il selciato della piazza. Successivamente, forniscono ai passanti diversi strumenti musicali da poter suonare liberamente.

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Come suona una città? è il breve reportage realizzato da L’Impero della luce Johann Merrich ed eviaac) in collaborazione con Labirinto cooperativa sociale e GRA – non solo cibi da cortile a Pesaro in occasione di Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura. Questo reportage sonoro s’inserisce all’interno di una pratica artistica più ampia che il duo porta avanti dal 2021 dal nome Foreste Elettriche.

Foreste Elettriche è una passeggiata sonora esplorativa che il duo definisce “un prezioso momento per conoscere un altro strato della realtà in cui viviamo e prende ispirazione dalle Electrical Walks di Christina Kubisch, pioniera della musica per induzione elettromagnetica”.

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