
SONORITÀ PROSPETTICHE
TITOLO: Sonorità prospettiche
CURATORI: Franco Masotti, Roberto Masotti, Veniero Rizzardi, Roberto Taroni
ANNO: 1982
TIPOLOGIA: mostra/evento
LUOGO E DATA: Rimini, 30 gennaio – 15 marzo 1982
REPLICHE/REENACTMENT: Nell’ottobre del 1982 parte della mostra viene riallestita all’interno della Rassegna Internazionale “Musica Oggi” presso Villa Saroli a Lugano. Nel 1984 viene riproposta una selezione nell’ambito della mostra PostMachina presso il Centro Mascarella di Bologna.
DESCRIZIONE: Sonorità Prospettiche viene considerata storicamente la quinta mostra a livello mondiale incentrata sui rapporti tra suono, arti visive e musica e la prima in assoluto a integrare questi rapporti con l’ambiente. L’idea dei quattro curatori era di fare, senza grandi presupposti teorici, un lavoro di selezione degli artisti, musicisti, artisti visuali e altre figure ibride che «dal 1975 stavano svolgendo nel mondo un lavoro sulle possibilità di intervento sul suono e sull’ambiente, vuoi partendo dall’uno per approdare all’altro, vuoi viceversa». Il grande scarto tra Sonorità Prospettiche e le mostre internazionali che l’avevano preceduta, è che la rassegna di Rimini non si limitava al regesto di quello che era avvenuto, ma proponeva l’idea di aprirsi a vari artisti provenienti da diversi ambiti, che stavano ponendo, rispetto al suono, problematiche differenti. In questo modo era possibile offrire una campionatura capillare ed estesa del contemporaneo, che non privilegiasse solamente la scena europea e statunitense, all’epoca dominanti.
La mostra era divisa in tre sezioni: la prima, Stanze a progettualità postuma, in cui vennero presentati più di settanta progetti inediti, o mai realizzati, elaborati da musicisti e artisti visivi, provenienti da quattordici paesi tra cui Giappone, Canada e Oceania. I progetti presentati anche sotto forma di schizzi, suggerimenti, partiture, disegni e programmi non avevano ancora avuto, e la maggior parte non l’avrà mai, una realizzazione per motivi tecnici, economici o concettuali. La seconda, in cui erano presenti una serie di installazioni e performance inerenti al tema, alcune site specific, che coinvolsero vari spazi della città. La tipologia e il carattere dei lavori era estremamente varia; a lavori che ben esprimevano la natura intermediale e la dimensione spazio-temporale della Sound Art, se ne affiancarono altri più provocatori, ironici, o anche di natura politica. La terza sezione, denominata Stanze d’ascolto in cui, in modo complementare al resto dell’esposizione, veniva fornita una sintesi delle esperienze di elaborazione del suono da parte di quasi duecento artisti di formazione assai diversa, con oltre sessanta ore di ascolto tramite nastri e cassette.
Stanze a progettualità postuma:
Nina Yankowitz (USA), Progetto senza titolo, 1976 (realizzato, con vari adattamenti, dal 1976)
Claudio Ambrosini (Italia), Alba, 1973 (mai realizzato)
Jacki Apple (USA), Visions from the future past: sitings, 1981 (mai realizzato)
Eugenia Balcells (Spagna), Xerox Music, 1981 (realizzato nel 1983 a New York)
David Behrman – Paul De Marinis (USA), Sound Fountain, 1981 (realizzato negli USA in due versioni nel 1982)
Steven Berkowitz (USA), Erestra, 1981 (mai realizzato)
Mario Bertoncini (Italia), Bhèri, 1981 (mai realizzato)
Joep Bertrams (Olanda), It’s hard to cross the Alps (From the north?), 1981 (mai realizzato)
K.P. Brehmer (Germania), Two Sighs of Caruso, 1981 (mai realizzato)
Michael Brewster (USA), Spazio ipotetico 1 e 2, 1981 (mai realizzato)
Leif Brush (USA), Windscube, 1978 (realizzato nel corso degli anni Ottanta)
John Cage – John Fullemann (USA), Montestella d’Ivrea, 1979 (mai realizzato)
Nicolas Collins (USA), Water Works, 1981 (realizzato, con vari adattamenti, dal 1980)
Alvin Curran (USA), Maritime rites, 1979 (realizzato, con vari adattamenti, dal 1979)
Martin Davorin-Jagodić (Francia), Musique et bâtiment, 1981 (mai realizzato)
Dal Bosco – Varesco (Italia), Jane Russell in the sundown, 1981 (mai realizzato)
Hugh Davies (Inghilterra), Singing road, 1978 (mai realizzato)
Cort Day (USA), Concentric canopy, 1981 (mai realizzato)
Maria Novella Del Signore (Italia), La soglia di eco, 1981 (mai realizzato)
David Dunn (USA), Aura, 1981 (mai realizzato)
Max Eastley (Inghilterra), Seven projects, 1981 (mai realizzato)
Richard Felciano (USA), Turtle island, 1981 (realizzato, con vari adattamenti, negli anni Ottanta)
Bruce Fier (USA), Seven souls singing, 1981 (mai realizzato)
Bill Fontana (USA), Oscillating steel grid along the Brooklyn bridge, 1981 (realizzato nel 1983 a New York)
Dieter Froese (Germania), Closed democratic sound (for Rimini), 1981 (mai realizzato)
John Furnival (Inghilterra), News-norther, easter, wester, souther, 1981 (mai realizzato)
Raymond Gervais (Canada), So far so near, 1981 (mai realizzato)
Jochen Gerz (Germania), Winterreise, 1981 (mai realizzato)
Malcolm Goldstein (USA), The seasons: Vermont/summer, 1979 (partitura registrata nel 1983)
William Hellerman (USA), In the mind’s eye, 1981 (mai realizzato)
Kay Hines (USA), The trialectical double talk machine, 1981 (realizzato nel 1983 a New York)
Howard Jones (USA), Winter trail – summer ambience, 1981 (mai realizzato)
Julius (Germania), Progetto senza nome, 1981 (mai realizzato)
Herwig Kempinger – Gogo Khatibi (Austria-Iran), La mer, 1981 (mai realizzato)
Takehisa Kosugi (Giappone), Interspersion for 28 sounds, 1981 (realizzato, con vari adattamenti, dal 1979)
Christina Kubisch (Germania), The bird tree, 1981 (realizzato la prima volta a Brema nel 1987)
Ronald Kuivila (USA), Text/sound, 1981 (mai realizzato)
Annea Lockwood (Nuova Zelanda), Piano transplant – Pacific Ocean number 5, 1972 (mai realizzato)
Alvin Lucier (USA), Solarimini, 1981 (mai realizzato)
Jackson Mac Low (USA), A vocabulary for Annie Brigitte Gilles Tardos, 1981 (mai realizzato)
Pierre Mariétan (Svizzera), Stadtmusik, 1981 (mai realizzato)
Tom Marioni (USA), Silence, 1981 (mai realizzato)
Albert Mayr (Italia), Segnali dal porto, 1981 (mai realizzato)
Gianni Melotti (Italia), 3-D – Lunghezza d’onda, 1981 (mai realizzato)
Robert Moran (USA), Four street composition for Rimini, 1981 (realizzato a Rimini durante la rassegna)
Davide Mosconi (Italia), Triton (1976-77), 1976 (mai realizzato)
Maurizio Nannucci (Italia), Sound signaling emission, 1981 (realizzato a Firenze al Giardino di Boboli, nel 1981)
Max Neuhaus (USA), Neuhaus sound installations, 1981 (realizzato nel 1984 a Parigi)
Pauline Oliveros (USA), Sonic tonic, 1981 (mai realizzato)
Hans Otte (Germania), Art concepts in the III millennium, 1981 (mai realizzato)
Jack Ox (USA), “Nuages” from Claude Debussy’s nocturnes, 1981 (mai realizzato)
Charlemagne Palestine (USA), Airborne, 1981 (mai realizzato)
Walter Prati – Wilma Baccheschi (Italia), Una storia sullo spazio immaginario, 1981 (mai realizzato)
Terry Riley (USA), Music with balls, 1981 (proposto in diverse versioni dal 1968)
F.M. Ruprechter (Austria), Wienurduallein? 1981 (mai realizzato)
Sarkis (Turchia), The room of the noise of burning tar, 1981 (mai realizzato)
Alan Scarritt (USA), Two installations for Rimini, 1981 (mai realizzato)
Giancarlo Schiaffini – Lorenzo Taiuti (Italia), Il mare allo specchio, 1981 (mai realizzato)
Dieter Schnebel (Germania), Auditory canals, 1981 (mai realizzato)
Urs Peter Schneider (Svizzera), Nichts (nothing), for partners, 1974 (mai realizzato)
Jill Scott (Australia), Revolving desert simulators plus live sound, 1981 (mai realizzato)
Jacques Serrano (Francia), Progetto senza titolo, 1981 (mai realizzato)
Paolo «Silver» Silvestri (Italia), Musica per due stanze, 1981 (mai realizzato)
Karlheinz Stockhausen (Germania), Tunnel-spiral, 1969 (mai realizzato)
Akio Suzuki (Giappone), About my music, 1979 (realizzato, con vari adattamenti, dal 1979)
Roberto Taroni (Italia), Progetto d’ambiente per “film-opera”, 1980 (mai realizzato)
BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA
https://www.sonoritaprospettiche.org
F. Masotti, Suono/ambiente: una cronologia, in PostMachina, catalogo della mostra con testi di B. D’Amore, A. Guzman, F. Masotti, B. Munari, T. Trini, R. Valtorta (Bologna, Centro Mascarella Arte Ricerca, febbraio-marzo 1984), Bologna 1984, s.n.p.