Nave di luce
L’opera si compone di elementi installativi e performativi ed è suddivisa in tre luoghi (i Magazzini del Sale e la Chiesa della Santissima Annunziata di Siena e il Conservatorio di Firenze) che sono messi in connessione tramite trasmissioni telematiche e radiotelevisive.
Un ascolto di vuoto
Nella Gola del Furlo, una performance sonora che unisce il suono di un gong all’esplosione di una miccia.
L’Alfabeto Urbano – Napoli
L’Alfabeto Urbano di Roberto Paci Dalò è un’opera che rievoca una tradizione di permanenze simboliche e rituali, con un fascio sonoro che spazia dal rumore della circumvesuviana al canto dei venditori del mercato.
Si tratta di un viaggio non tanto all’interno di una città, quanto nel suono della sua esistenza, delle sue variazioni e delle sue costanti.
Improvvisazione libera
Il 29 settembre del 1990 Giuseppe Chiari invitò al Centro Pecci di Prato moltissimi amici musicisti ( e non) per dare luogo tutti insieme a un’improvvisazione: unica condizione quella di suonare, solo suonare. Giuseppe Chiari riuscì a ottenere la fiducia di circa 100 persone. sicuramente 85 musicisti conosciuti parteciparono. Durante la serata altre 20 persone si aggiunsero.
Bus (Vuoto di memoria)
Come un archeologo l’artista lavora con i resti materiali di una cultura, passata o presente, recuperando la sola fonte d’informazione rimasta da società di cultura orale, usando la musica come mezzo per stabilire una relazione con la terra. Vitone si pone come un archeologo intento a tracciare un legame tra spettatore e territorio. Nella ricerca delle radici memoria personale e collettiva si sovrappongono, così come la percezione di un luogo e il modo in cui lo stesso è visto dalla comunità.
Tufo Muto
Performance sonora svoltasi nella cava di pietra di Matera nell’ambito di “Audiobox. Spazio multicodice” (1990), rassegna dedicata alla sperimentazione sonora.
